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È un fatto che gli umani annientano le vite di altri umani - estranei, amici, amanti e consanguinei - e l'hanno sempre fatto. Questi sono casi prevedibili e facili da spiegare: danneggiamo gli altri quando ne abbiamo vantaggi immediati, lottiamo per le risorse o per battere la concorrenza. In questo senso non siamo differenti dagli altri animali. Il mistero è invece perché persone apparentemente normali torturino, mutilino, e uccidano per il gusto di farlo - e senza nessun apparente vantaggio. Perché proprio noi, fra tutti gli animali, sviluppiamo una tendenza alla crudeltà gratuita? Questo è il nocciolo del problema del male. Un problema che ha impegnato per secoli gli studiosi ed è l'argomento centrale di questo libro. Attingendo dalle ultime scoperte scientifiche, il libro fornisce un'innovativa e raffinata spiegazione: la malvagità emerge laddove il desiderio insoddisfatto si combini alla negazione della realtà, portando degli individui a commettere violenza gratuita verso vittime innocenti. Questa semplice ricetta è parte della natura umana e dello specifico sviluppo evolutivo del nostro cervello, in grado di combinare pensieri ed emozioni. Le implicazioni della teoria del male di Hauser sono inquietanti: a causa delle differenze individuali che partono da una matrice biologica e che possono essere accresciute da alcuni fattori ambientali, persone apparentemente normali sono capaci di nuocere agli altri in maniera orribile, sentendosi gratificati e giustificati, o senza provare emozione alcuna.